mercoledì 2 gennaio 2008

Appartenenza


















Ed è emozione
questo cercarti ancora
Ed è attesa
lo stesso non averti
Sogno che si vive sveglio
Attimo che si ripassa lento
ogni attimo
Tenerezza profonda
di un sentirmi dentro te
di un sentirti dentro me
Appartenenza…
Per quel suo esistere
nello stesso essere
Canto che
non ha bisogno di parole
Musica che
suona senza alcuna nota
Stupore che
non si addormenterà
mai nell’anima
Ed è silenzio ora
vestito della tua stessa vita
colorato dal ricordo dei tuoi suoni
Sosta imposta che diventa Attesa
Risalita tua da un vuoto
che profondo
serra ogni via d’uscita
Ed io che qui t’aspetto
Ed è emozione questo mio viverti
sfida e prigionia
contro ogni senso
contro ogni tempo
contro lo stesso vivere.












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